Chi o cosa è veramente Lucifero?

Sappiamo tutti, a grandi linee, quale sia la storia di Lucifero, l’angelo più bello che si ribellò a Dio e per la sua superbia fu scaraventato negli Inferi. Questa versione della storia di Lucifero, ripeto, è nota ai più in questa forma contratta e ridotta. Ma le cose sono andate davvero così?

In realtà le cose sono un po’ più complicate e secondo me è utile fare le dovute precisazioni cominciando da un’analisi delle Sacre Scritture.

Lucifero compare nella Bibbia?

Come prima cosa ho scelto di rispondere a questa, forse per alcuni banale, domanda.

Antico Testamento

Per chi non conosce le sacre scritture in maniera per cosi dire approfondita è ovvio che Lucifero sia presente nei tomi alla base della propria religione. Un avvenimento così importante da destabilizzare l’ordine cosmico non può che essere presente almeno nell’Antico Testamento.

Lucifer, la stella del mattino

Il termine Lucifero è presente solo poche volte nelle sacre scritture cristiane e le volte in cui viene usato questo termine esso viene utilizzato come aggettivo. Nello specifico, questo temine viene usato dal profeta Isaia come aggettivo canzonatorio nei confronti del re di Babilonia. Nel passo specifico il profeta paragona la caduta del re alla caduta della Stella del Mattino, ovvero Lucifer (che sarebbe poi Venere in astronomia). Quindi nessun riferimento diretto nemmeno al significato classico del termine, cioè portatore di luce, ma solo un richiamo all’astronomia. Molti degli studiosi dei sacri testi addirittura parlano di errore di traduzione. La traduzione corretta sarebbe sarebbe stata Stella del mattino, figlia dell’aurora e non Lucifer, figlio dell’aurora.

Il passo in questione comincia al versetto 4 del capitolo 14 del libro si Isaia:

4. Allora intonerai questa canzone sul re di Babilonia e dirai: è finita l’arroganza!

Continua poi al versetto 11 fino al 15:

11. Negli inferi è precipitato il tuo fasto, la musica delle tue arpe; sotto di te v’è uno strato di marciume, tua coltre sono i vermi.

12. Come mai sei caduto dal cielo, Lucifero, figlio dell’aurora? Come mai sei stato steso a terra, signore di popoli?

13. Eppure tu pensavi: Salirò in cielo, sulle stelle di Dio innalzerò il trono, dimorerò sul monte dell’assemblea, nelle parti più remote del settentrione.

14. Salirò sulle regioni superiori delle nubi, mi farò uguale all’Altissimo.

15. E invece sei stato precipitato negli inferi, nelle profondità dell’abisso!

L’errore di traduzione e quindi di significato nacque probabilmente nel momento in cui i Padri della Chiesa valutarono l’accostamento del regno di Babilonia al regno del peccato. Il re di Babilonia non sarebbe stato altri che un demonio, o meglio Il Demonio (termine che analizzeremo più accuratamente in un altro articolo).

Il cherubino caduto

Un altro brano che contiene forse un riferimento a Satana, o comunque a un angelo caduto, si trova nel libro di Ezechiele nel 28° capitolo al versetto 12:

  1. Figlio dell’uomo, intona un lamento sul principe di Tiro e digli: Così dice il Signore Dio: pieno di sapienza, perfetto in bellezza;

La parte di testo successiva è riferita espressamente al principe di Tiro.

I versetti successivi contengono riferimenti alla cacciata dall’Eden e all’arroganza di una creatura che a causa dei suoi commerci ha cominciato a usare violenza e commettere peccati. Più avanti si paragona questa creatura a un cherubino con le ali spiegate.

  1. in Eden, giardino di Dio, tu eri coperto d’ogni pietra preziosa: rubini, topazi, diamanti, crisòliti, ònici e diaspri, zaffìri, carbonchi e smeraldi; e d’oro era il lavoro dei tuoi castoni e delle tue legature, preparato nel giorno in cui fosti creato.
  2. Eri come un cherubino ad ali spiegate a difesa; io ti posi sul monte santo di Dio e camminavi in mezzo a pietre di fuoco.
  3. Perfetto tu eri nella tua condotta, da quando sei stato creato, finché fu trovata in te l’iniquità.
  4. Crescendo i tuoi commerci ti sei riempito di violenza e di peccati; io ti ho scacciato dal monte di Dio e ti ho fatto perire, cherubino protettore, in mezzo alle pietre di fuoco.
  5. Il tuo cuore si era inorgoglito per la tua bellezza, la tua saggezza si era corrotta a causa del tuo splendore: ti ho gettato a terra e ti ho posto davanti ai re che ti vedano.
  6. Con la gravità dei tuoi delitti, con la disonestà del tuo commercio hai profanato i tuoi santuari; perciò in mezzo a te ho fatto sprigionare un fuoco per divorarti. Ti ho ridotto in cenere sulla terra sotto gli occhi di quanti ti guardano.
  7. Quanti fra i popoli ti hanno conosciuto sono rimasti attoniti per te, sei divenuto oggetto di terrore, finito per sempre.

Questa parte dell’Antico Testamento fa intendere che un cherubino sia stato cacciato dal Paradiso e per vendetta abbia cominciato a tentare gli essere umani e a indurli sulla vie del peccato, una descrizione di Lucifero perfettamente calzante.

Nuovo Testamento

Nel Nuovo Testamento ritroviamo il termine Lucifero sempre utilizzato come aggettivo ma stavolta riferito a Gesù stesso. In un passo dell’Apocalisse è addirittura il Messia stesso che si autoproclama Stella del Mattino (Lucifer).

Apocalisse 22:16:

“Io, Gesù, ho mandato il mio angelo per attestarvi queste cose in seno alle chiese. Io sono la radice e la discendenza di Davide, la lucente stella del mattino”

Nei primi secoli del Cristianesimo, Lucifero non era altro che uno dei tanti appellativi che poteva avere Gesù Cristo.

Più avanti sempre nel libro dell’Apocalisse si legge qualcosa riguardo un drago antico che fu scaraventato sulla Terra insieme a tutti i suoi angeli:

  1. Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi;

Non si parla di un angelo caduto ma di un drago, una bestia mitologica che insieme ai suoi angeli lotta contro Dio e la sua schiera angelica.

Dal versetto 7 al 10 viene descritta la battaglia con la Bestia:

  1. Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli,
  2. ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo.
  3. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli.
  4. Allora udii una gran voce nel cielo che diceva: la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, poiché è stato precipitato l’accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte.

Una storia alternativa

Esiste comunque una storia alternativa, non presente nelle sacre scritture, che attribuisce a Lucifero un compito moralmente molto alto e del tutto inaspettato: “La vera storia di Lucifero“.

Conclusioni

Infine, rispondendo alla domanda:  “Lucifero compare nella Bibbia?”

No, Lucifero come persona fisica o metafisica non compare nelle sacre scritture. Quando compare è utilizzato solo come aggettivo riferito non direttamente a Satana.

Se Lucifero non compare nella Bibbia allora chi è Satana?